NESSO X SIBOMANA
ABOUT
Una riflessione sul Presente legata alla libertà di movimento, alla libertà di spostarsi e/o di viaggiare, senza limiti, senza divieti e senza confini. Oggi più che mai, dopo la pandemia e il confinamento che abbiamo vissuto negli utlimi mesi, la libertà di movimento è diventata ancora più essenziale nelle nostre vite.
Il disegno rappresenta una donna con un volto sereno, quasi sorridendo.
Gli suoi occhi sono chiusi mentre pensa, desidera, sogna questà libertà rappresentata da un gruppo di uccelli che volano e girano liberi intorno a lei.
SIBOMANA
Mi chiamo Sibomana, sono italo-belga e sono cresciuto prima in Congo e in Ruanda, poi a Bruxelles. Attualmente sono a Roma da dieci anni. Ho un background di dieci anni di graffiti, ma dal mio arrivo in Italia ho abbandonato le bombolette: ho iniziato a dipingere con i pennelli e a fare grandi murales per strada. Quattro o cinque anni fa ho iniziato a lavorare su poster e a unire pittura e fotografia, lavorando su grandi formati. C’è stato un momento di svolta in cui ho deciso di abbandonare il figurativo per lavorare
su tematiche che mi stavano a cuore. Ho realizzato che
mi piaceva molto l’idea di fare passare un mio messaggio attraverso l’arte. Per questo nel 2015 sono approdato
alla tematica della migrazione. È tutto iniziato con un murales fatto al centro Baobab, allora aveva sede a Via Cupa. È seguito poi un viaggio molto lungo sulle rotte della migrazione di cui ho visitato molte tappe. Ogni volta che ne visito una incontro molte persone e scatto molte foto su cui lavoro per poi portale nella successiva tappa.
NESSO
Nato e cresciuto a Roma, frequenta la scena dell'elettronica sperimentale e underground della capitale tra i quartieri di San Lorenzo e Pigneto e si laurea in musica elettronica presso il Centro di Ricerca ed Elaborazione Audiovisiva del Conservatorio Licinio Refice.
In questo contesto fonda l'etichetta indipendente Mossa Records e inizia un percorso musicale che lo porta a pubblicare su label come Heel.Zone e Kaer'Uiks, a suonare in vari festival internazionali e a lavorare a installazioni audiovisive come per il Creative Code festival al Lightbox di New York. Nelle sue esibizioni dal vivo (algorave) genera musica e immagini a partire da codici visibili al pubblico rendendo l'audience partecipe al processo creativo computazionale.
Nell'ultimo anno ha lavorato con diversi artisti multimediali come Motorefisico e Franz Rosati e ha tenuto per Umanesimo Artificiale una serie di workshop, conferenze e performance sull'utilizzo del creative coding e dell'intelligenza artificiale in ambito artistico.
Il suo interesse nella tecnologia è dato dalla necessità di programmare sistemi complessi in grado di offrire possibilità creative non convenzionali e di rappresentare realtà virtuali parallele, in questo approccio l'artista entro in dialogo con il software cercando una relazione simbiontica tra intelligenza umana e artificiale.